L`Associazione Mazziniana Italiana, sorta nell`agosto del 1943 come organizzazione clandestina, ha partecipato alla cospirazione politica e militare contro il nazifascismo, temprando nell`azione le sue giovani energie contribuendo a riscattare l`Italia da vent`anni di dispotismo culminati in una guerra nefanda e crudele. Molti italiani cercarono allora una formula che potesse unirli nella ricostruzione. I partiti politici spesso dividono, ma essi hanno la loro funzione ed i cittadini debbono aderirvi per sostanziarli dei loro pensieri e delle loro opere. Ma i partiti politici hanno bisogno di essere influenzati da correnti di pensiero e di azione che scaturiscono ed agiscono al di sopra e al di fuori di essi. Fra i promotori dell`AMI, Nello Meoni, Ernesto Re, Achille Magni, Giuseppe Colombo, Giannetto Savorani, Antonio Bandini-
Non una organizzazione a carattere politico (l`AMI accoglie tutti sotto le sue bandiere), bensì una tribuna dalla quale si cerchi di meglio interpretare e più attivamente diffondere il pensiero di Giuseppe Mazzini. In particolare i problemi morali, politici, sociali ed economici: viene propagandato, per riordinare il senso della solidarietà e per un rinvigorimento culturale, il socialismo mazziniano di cui il Popolo è la base, la libertà è il mezzo e la giustizia è il fine. Nell`AMI non vi sono favori da ricevere, onori da distribuire, ricchezze da dividere, ma solo doveri da compiere, e tutti vi possonoo accedere senza pregiudiziali di sorta, che non siano di dignità morale. Così pure non vi è alcunchè di segreto, di mistico, di rituale: tutto si svolge in una solare evidenza di metodi e di intenti. Risolti i problemi politico-
Nel convincimento che i grandi problemi italiani, ed anche quelli europei emondiali, abbisognino, soprattutto, di un `etica e di una educazione, l`AMI fa di se tutta una grande scuola capace di accogliere quanti siano desiderosi di apprendere e di comprendere. L`associazione è strutturata da un comitato Nazionale per il coordinamento dell`azione periferica (Sezioni Comunali) e da un Comitato regionale. Ha ottenuto il riconoscimento di Organizzazione Nazionale senza Lucro e di Utilità Sociale (O.n.l.u.s.) di cui al Dlgs. n.460/99.