Testi mazziniani

ATTO DI FRATELLANZA LIBERTA', EGUAGLIANZA, UMANITA'
Noi sottoscritti, uomini di Progresso, e di Libertà,
Credendo:
Nella Eguaglianza, e nella Fratellanza degli Uomini,
Nella Eguaglianza, e nella Fratellanza dei Popoli;
Credendo:

Che l'Umanità è chiamata a procedere, per un progresso continuo, e sotto l'impero della legge morale universale, allo sviluppo libero ed armonico delle proprie facoltà, ed al compimento della propria missione nell’universo;
Ch'essa nol può se non col concorso attivo di tutti i suoi membri, liberamente associati;
Che l'associazione non può veramente, e liberamente costituirsi che fra Eguali, dacché  ogni ineguaglianza trascina violazione d'indipendenza, ed ogni violazione d'indipendenza guasta la libertà del consenso;
Che la Libertà, l'Eguaglianza, l'Umanità sono sacre ugualmente - ch'esse costituiscono tre elementi inviolabili in ogni soluzione assoluta del problema sociale - e che qualunque volta uno di questi elementi è
sagrificato agli altri due, l'ordinamento de' lavori umani, per raggiungere questa, soluzione, pecca radicalmente;
Convinti:

Che se il fine a cui tende l'Umanità è uno essenzialmente, se i principi generali che devono dirigere le famiglie umane nel loro viaggio a quel fine,sono identici, mille vie non pertanto sono chiuse al Progresso;
Convinti:
Che ad ogni uomo, e ad ogni Popolo spetta una missione particolare, la quale, mentre costituisce la individualità di quell'uomo, o di quel Popolo, concorre necessariamente al compimento della missione generale dell'Umanità;
Convinti in fine:
Che l'Associazioni degli Uomini, e dei Popoli deve riunire la tutela del libero esercizio della missione individuale alla certezza della direzione verso lo sviluppo della missione generale;
Forti dei nostri diritti d'uomini, e di Cittadini, forti della nostra coscienza, e del mandato che Dio e l'umanità confidano a coloro che vogliono consacrare il braccio, l'intelletto, e la vita alla santa causa del progresso dei Popoli;
Essendoci prima costituiti in Associazioni Nazionali libere, e indipendenti nocciuoli primitivi della Giovine Italia, della Giovine Polonia, e della Giovine Germania;
Riuniti a convegno per l'utile generale, nel decimo quinto giorno del mese d'Aprile dell'anno 1834, colla mano sul cuore e ponendoci mallevadori del futuro, abbiamo fermato quanto segue:

1.
La Giovine Germania, la Giovine Polonia, e la Giovine Italia, associazioni repubblicane tendenti ad un fine identico che abbraccia l'Umanità sotto l’impero d'una stessa fede di Libertà, d'Eguaglianza, e di Progresso, stringono fratellanza, ora e per sempre, per tutto ciò che riguarda il fine generale.
2.
Una dichiarazione dei Principi, che costituiscono la legge morale universale applicata alle società umane,verrà stesa e sottoscritta concordemente dalle tre Congreghe Nazionali. Essa definirà la credenza, il fine, e la direzione generale delle tre Associazioni.
Nessuna di esse potrà allontanarsene ne' suoi lavori senza violazione colpevole dell'atto di Fratellanza, e senza subirne le conseguenze.
3.
Per tutto ciò che esce dalla sfera degli interessi generali, e della dichiarazione dei Principi, ciascuna delle tre associazioni è libera ed indipendente.
4.
La lega d'offesa e di difesa, solidarietà dei Popoli, che si riconoscono, è statuita fra le tre associazioni. Tutte tre lavorano concordemente ad emanciparsi. Ciascuna avrà diritto al soccorso dell'altre per ogni manifestazione solenne ed importante che avrà luogo per essa.
5.
La riunione delle Congreghe Nazionali, o dei delegati d'ogni congrega costituirà la Congrega della Giovine Europa.
6.
Gli individui che compongono le tre associazioni sono Fratelli. Ognuno di essi adempirà coll'altro ai doveri di fratellanza.
7.
La Congrega della Giovine Europa, determinerà un simbolo comune, a tutti i membri delle tre associazioni; e i tutti si riconosceranno a que simbolo. Un motto comune posto in fronte agli scritti contrassegnerà l'opera dell'associazione.
8.
Qualunque Popolo vorrà partecipare ai diritti ed ai doveri della fratellanza stabilita fra tre popoli collegati in quest'atto, aderirà formalmente all'atto medesimo, firmandolo per mezzo della propria Congrega Nazionale.


Fatto a Berna (Svizzera), il 15 aprile 1834.
Per il Comitato della "GIovine Italia": Giuseppe Mazzini, L. A. Melegari, Giovanni Ruffini, C. Bianco, Rosales, A. Ghiglione, Ag. Ruffini.
Fúr das "Junge Teutsczhland": Dr. P. Breidenstein, F. Breidenstein, Stromeyer, Nast, Peters.
Za Mloda Pólsko-Komitàt: Stólzman, J. Dybowski, Constant Zaleski, F. Gordaszewkí, F. Nowosielski.


 
I doveri dell'uomo        
Fratelli miei da Brescia